La Disfagia è presente in percentuali significative in pazienti affetti da: ictus cerebrale, con malattia di Parkinson, sclerosi multipla, in pazienti con malattia del motoneurone, in alcune forme di distrofia muscolare, nelle dermatomiositi e nelle polimiositi, nelle paralisi cerebrali.
Le principali complicazioni della disfagia sono rappresentate da: l’aspirazione tracheo-bronchiale, la polmonite, la malnutrizione e la disidratazione, a questi ultimi due possono associarsi… disturbi comportamentali ed una riduzione delle difese immunitarie.
Non bisogna sottovalutare l’aspetto psicologico, infatti spesso la disfagia comporta una forte compromissione della qualità della vita del paziente con spiccato interessamento dell’area sociale.
La disfagia quindi oltre ad essere “pesante” sotto il profilo psicologico è anche causa di numerosi ricoveri. Dunque è davvero una situazione difficile per il paziente e per i suoi familiari.
Per poter gestire al meglio un paziente disfagico la prima cosa da avere è una diagnosi clinica effettuata dagli specialisti di riferimento che determinando la malattia che ha provocato la disfagia , possono evitare le possibili complicazioni, parallelamente è opportuno comprendere quale sia il modo miglioreper alimentare il paziente.
La dove sia impossibile applicare terapie mediche o chirurgiche per risolvere il deficit deglutitorio la riabilitazione logopedica costituisce uno degli elementi rimediativi fondamentali.
Il logopedista seguendo il protocollo di valutazione clinica, effettuerà l’ananmnesi e la valutazione obbiettiva, il cui fulcro sarà quello di inquadrare le abilità prassiche e della deglutizione di liquidi semisolidi e solidi.
In seguito stilerà in condivisione con il medico di riferimento un progetto riabilitativo, per potenziare e/o ricostruire lo schema motorio della deglutizione studiando le conistenze e la viscosità idonee per facilitare la deglutizione del bolo alimentare.
La riabilitazione deve essere sostenuta e praticata in alleanza con i familiari che ne partecipano attivamente, questo è un presupposto fondamentale per il buon esito del trattamento stesso.