Parliamo di voce nasale, questa anomalia può essere originata da due cause differenti, addirittura opposte, anche se per chi è poco esperto può sembrare che tra le due circostanze descritte, il risultato non sia poi molto diverso.
Si distinguono la voce da ipernasalità e quella da iponasalità.
Si parla di ipernasalità quando passa troppa aria. La voce ipernasale, è dovuta a un’eccessiva risonanza delle cavità nasali.
«Quando si pronunciano certe lettere, come la M o la N, passa troppa aria, perché il palato molle (cioè la parte posteriore del palato, adiacente all’ugola) non riesce a controllarne il flusso di aria».
In questo caso solo… raramente è necessario ricorrere alla chirurgia.
Mediante una riabilitazione logopedica si possono ottenere buoni risultati, il trattamento si svolge impostando una corretta respirazione costo-diaframmatica; cioè: partendo da una posizione supina che, solitamente, è la più semplice per iniziare l’impostazione della respirazione, si insegna come respirare correttamente, utilizzando il diaframma.
Si prosegue l’intervento di riabilitazione logopedica, favorendo la motilità del palato molle e del velupendolo (ugola), con una serie di esercizi volti a tonificare la muscolatura di tutto l’apparato linguo bucco facciale si vanno a sollecitarie maggiormente l’attività velare e la tenuta endorale (all’interno della bocca) dell’aria.
Tali attività consentono un graduale miglioramento della qualità della voce.
Invece parliamo di iponasalità quando l’aria non passa. È capitato a tutti: con il raffreddore il naso si chiude e la voce diventa nasale.
L’aria è bloccata, non passa attraverso il naso ma fuoriesce dal cavo orale, e si ha l’iponasalità.
Non sempre in questo caso è possibile rimediare mediante l’intervento di riabilitazione logopedica, nel quale sono riproposti gli esercizi sopra descritti, quando necessaria, si interviene chirurgicamente per una risoluzione adeguata .