Riabilitazione e Logopedia
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Togliere il pannolino fa parte della crescita dei bambini e va fatto in modo corretto…..

16 Giugno 2014 Lascia un commento Scritto da Dott. Roberta Riccio

togli il paI nostri post hanno lo scopo di aiutare chi ne ha bisogno, di dare voce alle nostre esperienze cercando di informare su ciò che concerne la logopedia e lo sviluppo armonico dell’evoluzione dei bambini, gli articoli  sono spesso il frutto di esperienze, di storie reali che ci forniscono uno spunto importante per trasmettere delle informazioni….

A volte ciò che ci può sembrare ovvio oppure scontato non lo è per tutti, per questo gli argomenti spaziano a trecentosessanta gradi e ci preoccupiamo di trattare argomenti che influiscono parzialmente o sostanzialmente nel campo logopedico.

Nell’evoluzione dei bambini ci sono dei tempi fisiologici per cambiare delle abitudini, tra le varie “Autonomie” da raggiungere oggi voglio porre l’attenzione sul pannolino, tenendo conto dei… tempi di evoluzione dei bambini e della loro maturità soggettiva ed individuale, possiamo dire che intorno ai trenta mesi il pannolino viene tolto di giorno e poi graduelmente anche di notte, ovviamente se il bambino avrà due anni e mezzo in pieno inverno sarà preferibile attendere la primavera/estate poichè si sa che capiterà qulche volta che possa bagnarsi, viceversa se in primavera è un pò più piccolo ma è un bimbo molto sveglio si può tentare di toglierlo prima….

Quindi adattandosi ai tempi dei bambini li si guida verso l’autonomia, in linea di assima questa fase è completa intorno ai tre anni, è comprensibile che un bamino quando cambia abitudine si dimetichi che non ha più il pannolio e possa bagnarsi, a volte sono prigri quindi non vogliono lasciare il gioco che stanno facendo e così trattengono finchè poi non gli scappa, ho visto qualche mamma un pò arrabbiata poichè quasta scena probabilmente si era ripetuta già tante volte,

so che ci si stanca e so anche che la quotidianità stressa, ma arrabbiarsi non serve, starete male dopo una brutta sgridata o se vi scappa una sculacciata, ciò che invece occorre  è avere la costanza di ricordare al bambino di andare in bagno, magari di portalo di tanto in tanto per abituarlo a riconoscere lo stimolo della pipì e ad arrivare al bagno in tempo.

Utilizzare un riduttore o se il bambino preferisce un vasino, trovo più pratico il riduttore quindi tendo di indirizzarne l’utilizzo, ma è il mio punto di vista.

Ovviamente anche di notte il bambino andrà svegliato per fare la pipì, se portarlo in bagno prima di addormentarsi non dovesse bastare e la mattina dovesse essere bagnato allora durante la notte dovrà essere svegliato per fare la pipì, non pensate di tenergli il pannolino di notte per comodità.

Ci sono bambini di oltre quattro anni che dormono ancora con il pannolino e ci sono bambini che lo utilizzano per fare la cacca altrimenti non la fanno, queste routine vanno interrotte magari confrontandosi con uno psicologo per non essere drastici e cambiare le abitudini in modo non traumatico, comunque tutto deve essere fatto in modo graduale avendo cura di agire nel modo corretto sempre nell’interesse dello sviluppo armonico dei bambini.

Lo sviluppo psicomotorio e linguistico si accrescono naturalmente ed armonicamente, a volte quando alcuni processi atti a rendere i bambini più autonomi non si evolvno, mantenendo dei comportamenti “da bimbo piccolo”, possono avere ricadute anche sull’espressione verbale, per questo è preferibile che le varie eoluzioni seguano un percorso naturale e che ad ogni età i bambini facciano i giusti passi in avanti.

Se l’articolo ti è piaciuto o vorrai aggiungere una tua esperienza ne saremo felici, il nostro portale è una piccola finestra su un mondo intero che è la riabilitazione, di cui in rete c’è ben poco, quindi da ciò che accade ogni giorno prendiamo spunto per dare informazioni, la logopedia non è una scienza esatta per cui teniamo sempre a precisare che questo è il punto di vista  dei nostri referenti!

 

 

Prevenzione
Per fare logopedia con un bambino oppositivo…..
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