Sono rimasta basita, dall’esternazione di una mamma che mi ha detto:<< Dottoressa dove seguivano prima mio figlio, non mi facevano staccare mai, solo 10gg in agosto, perchè dicevano che gli avrebbe fatto male!!!!
Non ci sto… non si fa non è corretto….
Ho visto il bimbo in questione, può rientrare come quadro clinico in un “Ritardo globale”, che a mio avviso può sospendere anche per due mesi e non succede nulla,
basta indirizzare la mamma, spiegarle che se si dedica al suo bambino recuperando del tempo “sano” per stare insieme può essere più terapeutico di qualsiasi altra terapia, scusatemi il gioco di parole…
Quindi laddove non ci sono… complicanzioni vitali, a mio avviso staccare la terapia e prendere una pausa per ricaricarsi è vitale, non si può pretendere un impegno continuo e costante, tutti hanno bisogno di riposarsi di staccare la spina, soprattutto i bambini…
Oggi voglio darti degli spunti per poter giocare con il tuo bambino, la prima cosa da fare , metaforicamente parlando… “lancia i quaderni di terapia”, falli sparire!
Se siete a casa in città, dedicatevi a letture di storie, scegliando le favole che più gradisce tuo figlio, giocate con bolle di sapone, con memory, puzzle, costruzioni , datevi alla cucina insieme impastate pizze o dolci, sarà un’esperienza fantastica per tuo figlio, riempi una bacinella d’acqua o una piccola piscina lascialo sguazzare un pò con qualche giochino che galleggia, approfittate per andare in giro al parco allo zoo in piscina al mare….
Descrivi i luoghi che visitate cercate di giocare insieme, in spiaggia potete spaziare in mille attività ludiche dal fare i castelli a fare i tuffi…. va tutto bene…
Se poi il tuo bambino ha bisogno di svolgere esercizi di prassie per migliorare le pronunce, eseguili giocando, con un gelato cremoso spoca gli angoli della bocca in modo che lui diriga la lingua dove vuoi, oppure con della marmellata o della nutella ricrea gli spostamenti della lingua facendogli fare un gioco con te, sarà contento e non si accorgerà che gli stai facedo fare “logopedia”.
Fai in modo che racconti ciò che ha fatto durante la giornata, se le sue frasi non sono complete ripetile tu correttamente ma non obbligalo a dire sempre nuovamente una frase, anche le stimolazioni passive sono utili (cioè ascoltare come è costruita la frase in maniera adeguata).
Parla molto e fai in modo che il bambino ti guardi in viso quando parlate , non essere troppo prolissa/o nelle richieste in modo da poter avere la sua attenzione al cento per cento.
Se il tuo bambino ha difficoltà di attenzione, prediligi giochi con turnazioni in cui bisogna rispettare i tempi di gioco, non iniziare un nuovo gioco senza concludere il precedente, siate chiari e coerenti, il no è no , non si apre una trattativa per farlo diventare si , i bambini devono sapere che esistono delle regole e che non si discute, questo modo di fare gli da sicurezza non li disorienta.
Questi sono solo piccoli esempi di quante cose si possono fare quatidianamente, che magari fai già con tuo figlio in modo naturale senza pensare che sono utilissime e che lo aiutano tantissimo nel suo percorso di crescita.
Se hai dubbi, chiedi al tuo specialista di riferimento in merito ad una sospensione dal trattamento per il mese estivo così potrai scegliere con più serenità cosa fare, ma in linea di massima credo che tutti concordino con me, un pò di vacanza fa bene rigenera rimotiva ci da la carica….
Se vorrai lasciare un tuo commetno e condividere la tua esperienza con noi potrai aiutarci a dare voce all’intricato mondo della riabilitazione dove non ci sono leggi matematiche che regolano cosa sia giusto e cosa sia errato ma ci si affida spesso al buon senso delle persone…
Mia figlia è una bambina ipoacusica e abbiamo affrontato insieme molte traversie. La scorsa estate ho capito che per la prima volta dopo 2 anni e mezzo potevo permettermi di NON fare niente e passare serenamente le vacanze insieme senza pensare agli esercizi. La sua logopedista ha abbracciato questa nostra conquista.
Queste sono grandi conquiste che vi aiuteranno a migliorare la qualità della vita dell’intera famiglia.