Il linguaggio che adoperiamo ogni giorno è solitamente arricchito da analogie, analogie è metafore sono ampiamente utilizzate anche per richiamare emozioni e situazioni, il ragionamento per analogia è implicato nelle competenze di classificazione e categorizzazione, ma è più complicato di queste competenze perchè trasferisce ad un oggetto caratteristiche proprie di un altro oggetto.
La metafora differisce dall’analogia poichè nella metafora il riferimento all’evento è indiretto ed implicito mentre nell’analogia è diretto ed esplicito.
Piaget individua lo sviluppo delle competenze per… elaborare delle analogie nel periodo del “pensiero formale” cioè a 11-12 anni, quindi anche se i soggetti conoscono tutte le relazioni implicate in una analogia non è detto che siano consapevoli della necessità di applicare la condizione di somiglianza per risolvere un’analogia.
Non riconoscendo questa necessità ragionano sull’analogia solo successivamente, da ciò trova supporto l’idea che solo dopo un certo stadio i bambini riescono a risolvere correttamente un’analogia.
Altri autori come ad esempio Brown e Goswami affermano che: le performance di un soggetto, le sue conoscenze, la criticità nella risoluzione di un compito, siano collegati a nuove acquisizioni.
Tale assunto nasce dall’osservazione di un gruppo eterogeneo di bambini della stessa età, o con le stesse conoscenze, questi bambini risolvono un numero differente di analogie, ciò spinge a pensare che interferiscano fattori psicologici e la capacità di ognuno di interiorizzare una conoscenza, poichè solo quando le analogie sono state elaborate e rappresentate concettualmente i bambini sono in grado di risolverle, infatti per riconoscere delle situazioni come simili è necessario che esse siano rappresentate come parte della conoscenza dell’individuo sul mondo.
Ovviamente se proponiamo un ragionamento per analogie ad un bambino di 3-4 anni non ci riferiremo ad argomenti difficili e non familiari poichè andremmo a generare solo una gran confusione, mentre possiamo fornire un modello di ragionamento effettuando il nostro a voce alta facendo comprendere al bambnino il nesso che c’è tra due oggetti per stabilire un’analogia. Quindi la capacità di riconoscere ed utilizzare somiglianze relazionali si presenta precocemente, talvolta è l’utilizzo che va indotto e rinforzato.
Un esempio pratico in bambini scolarizzati può essere quello di presentare un problema , spiegare il procedimento per la soluzione e poi presentarne uno simile dove per analogia deve essere svolto lo stesso procedimento, ciò significa “disincastrare” le relazioni dal contesto in cui sono state apprese e generalizzare l’apprendimento.
Alla base della della comprensione delle analogie vi è la capacità critica del bambino di poter mettere in relazione aspetti differenti degli oggetti e similitudini. I processi logico cognitivi che occorrono per sviluppare le competenze idonee per elaborare analogie si basano su diversi apprendimenti precedentemente elaborati.
In riabilitazione spesso ci troviamo a lavorare con bambini che non hanno sviluppato queste competenze quindi individuando le principali operazioni logico-cognitive su cui si basano gran parte dei processi analogici si pianifica il modo migliore per sviluppare interventi di recupero mirati.
Ciò non toglie che tali attività possano essere svolte con tutti i bambini .
Ogni analogia è composta da almeno due termini differenti, ogni coppia è legata dallo stesso tipo di relazione, per esempio il pescatore /canna da pesca; il cacciatore/ fucile. madiante esempi pratici si può aiutare il bambino a trovare similitudini in cose che ad un primo esame possono sembrare completamente scollegate tra di loro.
Ciò che permette di cogliere il significato della connessione dei termini sono specifici processi di apprendimento, i quali si basano sugli imput abituali dell’ambiente sociale in cui cresce un individuo.
Stemberg ha individuato una serie di fasi nello sviluppo del ragionamento analogico: la discriminazione degli oggetti (indicheremo con ABCD rispettivamente: il pescatore , la canna da pesca; il cacciatore , il fucile)
l’associazione logica dei primi due termini AB (pescatore e canna), la relazione tra AC (pescatore, cacciatore), la relazione tra tra CD (cacciatore, fucile). Quindi il lavoro per facilitare l’analogia sarà svolto mediante esempi arricchendo le conoscenze del bambino, gli si chiederà per esempio di completare l’analogia ( A:B :: C:?) a questo punto il bambino dovrebbe denominare il termine D per completare l’analogia.
L’acquisizione di questi schemi mentali avviene attraverso la sperimentazione l’esperienze la vita sociale, può essere inficiata da molteplici fattori , la stimolazione verbale e cognitiva è sempre a vantaggio dello sviluppo del bambino e dell’accrescimento delle sue potenzialità!
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