Tutti possiamo essere disfluenti, ricordo il primo convegno al quale ho partecipato come relatore, ero molto giovane, quando ho iniziato il mio discorso la voce mi è mancata…
Parlavo prorio di “Disfluenza”, ho dovuto far leva su me stessa per attuare una buona respirazione e controllare il mio linguaggio!
Ho provato sulla mia pelle ciò che provano i bambini quando sono nella fase di apprendimento del linguaggio e la loro voce trema o si blocca oppure il pensiero c’è ma le parole mancano…
La disfluenza può… manifestarsi in vari modi :
- Ripetizioni Frase intera (“Dov’è … dov’è la palla?”)
- Singole ripetizioni di parole intere (“Dove … dove è la palla?”)
- Interiezioni (“Dove … um è la palla?”)
- Revisioni (cosa … dove è la palla? “)
- Esitazioni (Una lunga pausa, come quando si pensa)
Altre manifestazioni del sintomo possono essere:
- La ripetizione di suoni (“sc-sc-scarpa”)
- Ripetizioni di sillabe (“pa-pa-palla”)
- Prolungamento : prolungare il suono iniziale (“do ——- ve è la palla?”)
- Blocchi : un arresto teso nel flusso del discorso; il bambino apre la bocca per parlare, ma nessun suono esce.
La balbuzie può diventare più difficile da trattare quando i bambini crescono. Essi potrebbero perdere fiducia in se stessi e diventare consapevoli delle loro difficoltà di linguaggio. Se non trattata, la balbuzie potrebbe influenzare le decisioni future , incluse le scelte di lavoro, relazioni e sociali. Per questo motivo è opportuno intervenire con metodi adeguati all’età dei bambini e seguirli durante il loro sviluppo.
- la balbuzie persiste più a lungo di 6 mesi e si verifica frequentemente durante il giorno
- il bambino mostra sincinesie extraverbali, cioè tensione dei muscoli del viso , o una smorfia involontaria ricorrente.
- il bambino evita situazioni in cui dovrebbe parlare perchè si preoccupa del suo linguaggio
- il bambino evita di dire certe parole o suoni
- la famiglia ha una preoccupazione in merito al linguaggio del bambino
La balbuzie può essere trattata con diversi tipi di terapia a seconda del singolo bambino e della sua famiglia. La terapia nel primo periodo di intervento si concentra sulla costruzione della fiducia del bambino nella sua comunicazione.
Le famiglie possono essere supportate da uno psicologo per affrontare nel modo migliore le difficoltà di linguaggio del bambino.
Il trattamento della balbuzie dipende dalle esigenze specifiche del bambino. Tuttavia, alcuni suggerimenti generali possono essere utili per aiutare tutti i bambini che balbettano:
Ridurre le circostanze che contribuiscono alla balbuzie
- Temporaneamente evitare di creare situazioni che possono aumentare disfluenza del bambino. Queste situazioni possono comprendere il parlare su richiesta riportare il pensiero di un adulto o parlare davanti alla classe.
- Non dire mai al tuo bambino di rallentare, rilassarsi, prendere un respiro profondo, o pensare prima di provare a dire qualcosa. Questo può rendere la balbuzie ancora più accentuata.
Ascoltare con attenzione
- Dare l’attenzione completa bambino quando lui o lei sta parlando.
- Mantenere il contatto visivo quando il bambino sta parlando. Non distogliere lo sguardo o avere una reazione negativa quando il bambino balbetta, bisogna non far trasparire preoccupazione ed znsia.
- Rinforzare i tentativi del bambino di parlare rispondendo positivamente.
- Assicurarsi che i membri della famiglia, interagiscano rispettando un turno, in modo che le voci non si accavallino, bisogna parlare una per volta, questo andrebbe fatto sempre e comunque…
Fornire un modello di linguaggio più lento con più pause
- Utilizzare un tonodi voce rilassata quando si parla al bambino.
- Parlare delle proprie attività svolte durante il giorno. In questo modo incoraggi il bambino a parlare di ciò che ha fatto.
Se il bambino è in terapia
- E’ importantissimo lavorare a stretto contatto con la logopedista e seguire le istruzioni specifiche fornite da fare a casa.
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