L’apprendimento dei concetti è un elemento fondamentale per lo sviluppo cognitivo. Questo apprendimento è il risultato di processi di organizzazione ed elaborazione di dati dell’esperienza, i quali rappresentano anche la base per lo sviluppo di forme ancor più sofisticate di attività cognitiva.
In particolare, con formazione di concetti si intende il processo attraverso cui le persone tendono ad ordinare esperienze specifiche in classi generali.
Nel contesto della modello (funzionalista) intercomportamentale, l’attività di concettualizzazione è ritenuta il risultato della… maturazione biologica e di un rapporto soggettivo con l’ambiente,soprattutto sociale; in questa ottica funzionale, lo sviluppo cognitivo (e concettuale) è funzionale del rapporto fra il bambino (dotato di una certa base biologica) e il suo ambiente.
In molti casi, sono carenti esperienze adeguate e/o la base biologica non permette un “normale” arricchimento derivante dalle occasioni ambientali di apprendimento, e così non solo è difficile lo sviluppo cognitivo, ma risulta difficile utilizzare anche i concetti già posseduti.
Un corretto sviluppo concettuale è importante da diversi punti di vista. Una volta che si è formato un concetto, le persone si comportano come se pensassero alle esperienze in un senso generale che va oltre i singoli casi: ad esempio sanno che in generale i rami galleggiano, gli uccelli hanno le piume, ed i pesci nuotano.
La consapevolezza di tali classi può guidare il comportamento in situazioni nove: così due persone che non si sono mai incontrati prima in un bar, se possono essere classificate una come cliente e l’altra come barista, riescono a comportarsi in modo adeguato.Un concetto può anche essere considerato come una regola da applicare per decidere se un particolare evento rientra in una certa classe.
Il concetto di “votante” si riferisce a persone definite da certe caratteristiche e suggerisce le domande da porre per verificare se una persona rientra in tale categoria.Come la maggior parte dei concetti, il concetto di “votante” si basa su altri concetti: ad esempio, essere maggiorenne o essere iscritto nelle liste elettorali. In generale, ne deriva che a partire da concetti si possono sviluppare concetti.
In psicologia sperimentale, per concetto si intende una classe caratterizzata da alcune proprietà formali (denominate attributi, indici o valori), le quali stabiliscono fra le loro particolari relazioni.Queste proprietà rappresentano gli stimoli discriminanti, cioè elementi che favoriscono una “risposta corretta”. Gli attributi possono essere espressi su un continuum qualitativo o quantitativo, denominato “dimensione”.
Ad esempio, una diminuzione potrebbe essere rappresentata dalla classe caratterizzante un concetto specifico: le figure geometriche piane. In questo caso gli attributi risulteranno le specifiche configurazioni che possono assumere gli elementi di quella classe: triangolo quadrato cerchio e così via.
Ogni attributo (ad esempio, trapezio), a sua volta, può anche essere considerato come un altro concetto e a sua volta risulterà caratterizzato da altri attributi che stabiliscono fra le loro particolari relazioni. Ancora una volta questi attributi possono rappresentare esempi di nuovi concetti.
In un concetto, non tutti gli attributi hanno la medesima rilevanza: in realtà possono essere disposti sul continuum “rilevanti-irrilevanti”. Inoltre, in un gran numero di concetti, tali attributi non sempre mantengono, nel tempo, la medesima rilevanza. La reversibilità è un’altra caratteristica rilevante dell’apprendimento dei concetti.
Per poter modificare il proprio comportamento in modo efficace in relazione a condizioni ambientali che cambiano, è necessario dedurre che le relazioni fra gli attributi dei concetti sono reversibili, è per questo che in una situazione possiamo dire che una persona è simpatica e che in un’altra la stessa persona è antipatica.
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