Le parole vengono distinte le une dalle altre in base ai fonemi che le costituiscono come abbiamo già accennato in precedenza, i fonemi sono le categorie di suoni di una certa lingua. La fonetica studia il livello articolatorio,e le caratteristiche acustiche e percettive dei suoni emessi dal parlante.
Dopo che il segnale acustico raggiunge gli apparati uditivi periferici, alcune caratteristiche particolari del suono vengono elaborate dal sistema uditivo centrale in modo tale da permettere la distinzione la mappatura di alcuni tratti distintivi relativi ai diversi fonemi quali ad esempio l’aspirazione, il punto di articolazione, il tratto di sonorità di una consonante.
L’analisi acustico-fonetica implica… quindi l’attivazione di moduli atti a rilevare le caratteristiche articolatorio-percettive dei suoni di una lingua. E’ da tener presente che queste sono determinante anche dal contesto in cui appaiono i singoli fonemi. In altre parole, all’interno di una stessa categoria di suoni le caratteristiche fisiche e di articolazione di un fonema dipenderanno dalla vocale che segue (effetto di co-articolazione).
Le caratteristiche e di produzione di una consonante seguita da una determinata vocale, sono tali che un ascoltatore normale può vedere già dopo soli 50 msec dall’inizio dell’emissione del suono quale sarà la vocale che seguirà.
In altre parole è in grado di stabilire qual’è il fono che si sta pronunciando, prima ancora che questo sia stato specificato dalla vocale che segue, sulla base delle caratteristiche fisiche del suono udito (che ovviamente dipendono dalla vocale che seguirà).
La fonologia indaga, invece, la conoscenza dei suoni di una lingua, le regole di combinazione tra fonemi e più in generale le caratteristiche dei fonemi all’interno delle parole.
Ogni lingua usa un numero ristretto di fonemi per costruire le parole appartenenti a quel determinato lessico
La selezione dei fonemi di una data lingua si basa su regole specifiche per quella lingua e anche su fattori linguistici universali. Ad esempio un fattore linguistico universale dice che, per ogni lingua, alcuni fonemi sono più probabili e frequenti di altri per due motivi principali
Primo, perché si selezioneranno i fonemi più facili da pronunciare e, secondo nell’ambito dei fonemi più facili da pronunciare, si selezioneranno quelli che rappresentano il maggior contrasto tra gesti articolatori.
I fattori linguistici che influenzano la scelta dei fonemi propri di una determinata lingua dipendono invece dalla ricchezza del repertorio fonemico proprio di quella lingua, cioè dalle scelte proprie di quella lingua. Ad esempio, se una lingua ha un repertorio di vocali limitato, con ogni probabilità le vocali rappresentate saranno quelle che dal punto di vista articolatorio differiscono di più, ad esempio due vocali con un punto di articolazione molto posteriore e una con un punto di articolazione anteriore.
Se una lingua disponesse di una sola consonante, probabilmente la consonante sarebbe quella che per le caratteristiche di articolazione riferisce di più dalle vocali (fattore linguistico universale) ecc . Al contrario, se una lingua ha un repertorio fonemico molto ricco avrà sia suoni di base sia suoni intermedi che non si trovano in altre lingue.
Anche la scelta dei fonemi da combinare nelle parole dipende da leggi (universali e specifiche) che regolano la struttura sillabica di una determinata lingua. Ad esempio, una legge universale che dice che le sillabe tendono ad essere più sonore andando dall’inizio verso il nucleo della parola, e meno sonore andando dal nucleo verso la fine, mente un esempio di regola lingua-specifica lo troviamo nell’italiano dove salvo rarissime eccezioni, il morfema finale delle parole deve essere una vocale.
In ambito clinico si possono avere, sia sul versante della produzione che sul versante della comprensione, disturbi del livello fonetico e del livello fonemico di elaborazione linguistica.
Seguiranno i disturbi del livello fonetico ….