I disturbi del livello fonemico di più frequente riscontro nei pazienti afasici sono rappresentati da sostituzioni, omissioni, ripetizioni o aggiunta dei fonemi all’interno della parola (parafrasie fonemiche). Se si combinano più parafrasie fonemiche all’interno di una stessa parola, la parola può essere completamente irriconoscibile e dare origine a un neologismo .
Se all’interno di un discorso quasi tutte le parole sono sostituite da neologismi al punto che il discorso risulta essere incomprensibile, si parla di… gergo neologistico o di gergo fonemico a seconda che siano o no ancora riconoscibili delle parole vere nella produzione del paziente.
Le parafrasie fonemiche sono considerate dei disordini nella pianificazione dei suoni delle parole in termini di stadi di elaborazione, il disturbo sarebbe localizzato a livello della conversione della rappresentazione dei suoni delle parole nella forma appropriata per la loro articolazione. In altri termini il disturbo sarebbe più sul versante <<esecutivo >> che sul versante <<rappresentativo>>.
Non vi sarebbe cioè una disintegrazione della rappresentazione fonemica, ma una difficoltà di implementazione della rappresentazione. I dati a favore di questa interpretazione dei disturbi del livello fonemico giungono da tre diverse fonti di dati.
Primo, alcune parafrasie fonemiche sono strettamente correlate ai fonemi bersaglio( cioè ai fonemi correlati dalla parola che il paziente voleva effettivamente pronunciare).
Secondo, alcuni pazienti mostrano di essere consapevoli delle difficoltà che incontrano a pronunciare determinati fonemi, operando continui tentativi per avvicinarsi alla forma corretta della parola(conduite d’approche fonemica).
Inoltre quando il paziente, nei suoi ripetuti tentativi, si allontana , anziché avvicinarsi, dal fonema voluto, interrompe spontaneamente il processo di conduite d’approche. In questo modo il paziente dimostrerebbe di conoscere la rappresentazione corretta del fonema da produrre., ma di incontrare difficoltà proprio nella fase di esecuzione.
Un terzo argomento a favore di un problema esecutivo e non rappresentativo viene da uno studio di Blumstein , che aveva osservato come la sostituzione di fonemi consonantici avvenisse quando questi erano isolati e non inseriti in un gruppo consonantico. Questo significa che gli errori sono sensibili alla struttura della parola bersaglio e che non avvengono in qualsiasi posizione si trovi la consonante come invece ci si aspetterebbe se fossimo di fronte ad un problema di rappresentazione.
Uno dei fattori che possono determinare la parafrasia fonemica nello stadio di esecuzione è la complessità della struttura fonemica della parola che deve essere prodotta.
Oltre alla maggiore o minore difficoltà legata alla natura delle consonanti e delle vocali pronunciate, uno dei fattori fondamentali riguarda il numero di sillabe contenute nella parola; infatti nella maggior parte dei casi i pazienti che commettono errori parafasici mostrano mostrano un effetto di lunghezza della parola. Se la porola è composta da più di due sillabe diventa particolarmente difficile da pronunciare per il paziente afasico