Con il termine “iperattività ” si definisce un deficit di attenzione, un bambino che non sta mai fermo, non rispetta le regole, saltella come un grillo da un posto all’altro,
non porta a termine nessun gioco, tranne se fortemente motivato , presta attenzione per un tempo limitato, queste caratteristiche sono segni evidenti di un disturbo di attenzione che viene definito iperattività.
Perchè preoccuparsene?
La risposta non è semplice….. ma una potrebbe essere: <<perchè è causa o concausa di molti deficit nello sviluppo>>.
Un bambino iperattivo può presentare problemi di linguaggio, quindi parlare male, non pronunciando bene alcune lettere oppure non costruendo in modo una frase, omettendo parti di essa.
I disturbi di linguaggio… nell’evoluzione, si possono trasformare i disturbi di apprendimento, non solo perchè potrebbe scrivere come parla, ma sopratutto perchè avendo una vera e propria difficoltà nello stare fermo, non riuscirà a prestare attenzione alle noizioni scolastiche, perderà parte delle attività svolte rimanendo indietro rispetto al gruppo classe.
Inoltre un bambino iperattivo solitamente incontra difficoltà anche nella sfera sociale, non riesce ad integrarsi con i coetanei, a volte viene emarginato per l’irruenza e la discontinuità nei giochi con gli altri, ciò può scaturire in comportamenti aggressivi ed antisociali.
Questi sono solo alcuni aspetti dell’iperattività, non sono un’evoluzione obbligata , quindi non è detto che un bambino iperattivo debba per forza crescere ed avere difficoltà, è possibile che tutto ciò non avvenga, però ci sono tanti metodi per far confluire in modo sano e costruttivo le scariche motorie, semplicemente inserendo i bambini in attività di gruppo con regole e turni da rispettare, oppure isciverlo a scuola di arti marziali, in questo modo anche se differentemente si aiuta il bambino ad apprendere reole e tempi di attenzione più lunghi, è ovvio che qualsiasi attività dovrà essere scelta dal bambino e non imposta altrimenti perderemo la motivazione che è indispensable per il cambiamento.
Ci sono altri “comportamenti” che hai riscontrato di cui vorresti parlare?
Lascia un tuo commento che riguarda un comportamento che non ho riportato nell’articolo…
Salve dottoressa, sono la madre di un bimbo di otto anni e riscontro quanto da lei specificato, non ho mai dato peso alla cosa ma da un po’ la situazione e’ diversa.. che mi consiglia di fare?
Ciao Flavia, credo che la prima cosa da fare sia un controllo dal Neuropsichiatra infantile, in modo da poter avere una valutazione oggettiva in merito ai comportamenti del tuo bambino.
Non mi hai specificato se il suo rendimento scolastico viene inficiato o meno dal suo comportamento.
Ad ogno modo il consiglio che posso darti è di dare al tuo bambino delle regole abbastanza rigide e sopratutto dei tempi prestabiliti per svolgere le sue attività in modo da abituarlo ad una rutine che potrai modificare nel tempo allungando gradualmente la sua attenzione e partecipazione.
Se vorrai darmi ulteriori informazione sarò lieta di poterti essere d’aiuto.
Un cordiale saluto
Roberta Riccio