La Disfluenza è un’interruzione nella normale fluidità del discorso.
Comunemente, le persone associano la disfluenza con il “rimanere bloccati su un suono o una parola.”
Tutti possono avere un livello naturale di disfluenza nel loro discorso, ed i bambini durante il processo di apprendimento del linguaggio possono manifestare livelli più elevati di ” disfluenza”, proprio perchè stanno imparando a parlare e le loro competenze linguistiche iniziano ad emergere.
Ci sono vari tipi di disfluenza… è tipica in bambini in età prescolare, quando il linguaggio emerge, la ripetizione di una parte della parola, che solitamente è all’inizio (“Sa-sa-Sabato”) o prolungamenti (“sssssssssabato”).
Il mio bambino è balbuziente? Questa domanda viene posta spessissimo…
E ‘importante prestare attenzione ai “tipi di disfluenza” che si ascoltano. A> grandi linee possiamo dire che ci sono due categorie generali per riconoscere la fluenza verbale.
Nel primo caso la disfluenza si riferisce alle interruzioni che sono considerate “normali” all’interno discorso. Meno tipica la disfluenza che si manifesta con l’interruzione eccessiva e/ o tensione anomala della muscolatura associata alla produzione vocale.
I genitori a volte hanno difficoltà a sentire la differenza, ma un logopedista può aiutarli nel comprendere la sintomatologia dei propri bambini. Quando i bambini apprendono le parole ed il linguaggio, le variazioni di fluenza possono apparire e scomparire. Prestare attenzione al tempo trascorso dall’inizio e le tipologie di linguaggio che il bambino produce può essere utile per decidere se effettuare o meno una valutazione.
1. Disfluenza più tipica: Una parola o una frase intera può essere ripetuta tre volte o meno, si evidenziano interiezioni (“parole di riempimento”) come “um” e “come” e / o revisioni nel parlare.
2. Disfluenze meno tipiche: Alcune parole si ripetono come parte di una parola o un suono iniziale, parole intere o frasi ripetute quattro o più volte, può essere prolungato un suono di una parola,possono esserci “blocchi” (la parola è bloccato senza aria in movimento), e associata al blocco può associarsi tensione muscolare.
QUANDO I GENITORI DOVREBBERO ESSERE PREOCCUPATI?
Balbuzie primaria (vecchia dicitura) che appare nella prima infanzia e quindi diminuisce naturalmente nel tempo. Balbuzie secondarie quando persiste la disfluenzache continua nella prima infanzia.
Balbuzie primaria emerge in genere negli anni della prima infanzia (2-6 anni) e dura meno di 6 mesi. Se un bambino comincia a balbettare prima di 3 anni, vi è una elevata probabilità (fino al 75%) che lui / lei smetta spontaneamente.
Se la di sfluenza emerge dopo i 3 anni o si è protratto oltre 6 mesi dalla comparsa, una valutazione specialistica sarebbe raccomandata. Fattori importanti per la determinazione di un intervento di riabilitazione sono: storia familiare, età di insorgenza, il sesso del bambino, periodo di tempoin cui si è protratto, i tipi e la frequenza delle disfluenze osservate, reazioni ed emozioni associati alla disfuenza , se sono presenti alterazioni del linguaggio e / o difficoltà di attenzionale, problematiche sensoriali o neurologiche.
TIPI DI TERAPIA PER LA DISFLUENZA
Gli approcci di terapia dipendono dall’età del bambino e dalle caratteristiche mostrate durante la valutazione, ma le opzioni terapeutiche in generali differiscono per età; quindi una distinzione va certamente fatta per:
LA BALBUZIE IN ETÀ PRESCOLARE:
Il Programma Lidcombe è una metodica che a mio avviso ha ancora una sua valenza tererapeutica seppur datata, nasce per bambini dai 3-6 anni per saperne di più clicca quì.
In pratica questo programma è comportamentale, viene eseguito per aumentare la fluidità nel linguaggio quotidiano di un bambino, e coinvolge il feedback dei genitori al di fuori del contesto clinico.
Si incentra sulla fluidità del linguaggio servendosi del “modelling”, quindi i genitori parlando lentamente modellano il linguaggio nella quotidianità.
LA BALBUZIE IN ETÀ SCOLARE, ADOLESCENTI, ADULTI:
Un approccio multidimensionale alla terapia è molto importante quando la disfluenza persiste in età scolare e prima dell’età adulta.
Strategie di integrazione, per accrescere la fluidità e la diminuzione della tensione sono una componente fondamentale.
Affrontare i pensieri e sentimenti associati alla disfluenza, osservare le competenze linguistiche, e l’impatto sociale che tale sintomo ha, sono la chiave per lavorare in modo corretto nel trattamento della disfluenza.
Io non credo che ci sia una sola strada in riabilitazione, ma son certa che bisogna cercare il modo migliore che si adatti al trattamento di ognuno, può essere classico, quindi con training respiratorio, può avvalersi di alcune parti del PROEL ecc.. .
Insomma a mio avviso può andar bente tutto ciò che può darci un buon risultato .
Raccontaci la tua esperienza… Sarà preziosa!
Salve sono Alessandro Tammaro di Napoli e sono un logopedista. Per quanto concerne le strategie di integrazione tu o lei hai mai provato a viverle anche fuori il setting terapeutico?
Grazie buona giornata e buon lavoro
Gentile Collega,
mi scuso per il ritardo con cui rispondo,
io nella mia pratica clinica amo sperimentare, per fortuna faccio
riferimentoad un foniatra che come me ha vedute molto
ampie sulla riabilitazione.
Ho sperimentato parte del POEL con due pazienti con disfluenza
ho potuto constatare che spostando l’attenzione dalla
fluenza verbale all’eqiulibrio il risultato è stato
davvero sorprendente.
un cordiale saluto
buon lavoro