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Scopri come lavorare con un bambino Autistico con l’approccio PEIAD

10 Marzo 2014 Lascia un commento Scritto da Dott. Roberta Riccio

L’approccio PEIAD, Progetto Evolutivo  Integrato Autismo e Disabilità,  si pone come obiettivo primario la crescita e lo sviluppo del bambino Autistico, coinvolgendo tutte le persone ed i luoghi che interagiscono con LUI.

Si avvale dell’integrazione tra contenimento evolutivo e metodo TEACHCH, è un programma individuale che deve dessere adattato alle peculiarità… di ogni singolo sogetto, non può e non deve essere statico ma va rivalutato costantemente a seconda delle evoluzioni e delle attitudini del bambino e/o ragazzo che sia.

In tale programma i genitori vengono coinvolti attivamente, per far si che ci sia continuità negli apprendimenti , che non devono… assolutamente essere ciorcoscritti al setting terapeutico, in realtà i genitori dovrebbero essere coinvolti  sempre e comunque in qualsiasi intervento di riabilitazione, seppure tale metodo  si avvale del rinforzo, come strategia di intervento, il trattamento TEACCH non è da considerarsi puramente comportamentale, poichè va a modificare sostanzialmente gli ambienti per agevolare l’apprendimento piuttosto che forzare il bambino.

E’ noto che per i soggetti autistici una componente chiave è rappresentata proprio dalla difficoltà di organizzare tutti gli stimoli ambientali e di categorizzare le informazioni,

per questo strutturando un’organizzazione degli spazi e del tempo si semplifica la loro percezione ed organizzazione del mondo esterno permettendogli di essere più autonomi.

Nel  conteninmento evolutivo l’operatore funge da contenitore facendo vivere al bambino le prorie emozioni dalle più superficiale , quali la rabbia, alle più profonde come dolore e gioia,  per fargli accettere ed imparare a gestire i propri sentimenti ,

questo è un processo molto lungo, richiede un rapporto fisico tra il contenitore (terapista) e chi viene contenuto, mediante un percorso graduale si arriva alla fusione che rappresenta l’apice della condivisione perchè “terapista e bambino” arrivano a provare gli stessi sentimenti.

Quando ciò accade si può dire che il contenimento è avvenuto ed il bambino è pronto per affrontare un nuovo stato emotivo.

Il TEACCH è una metodica che prevede l’utilizzo di un setting povero di stimoli, solitamente viene posto il tavolo di lavoro davanti ad una parete bianca e sul tavolo è disposto esclusivamente  il materiale da utilizzare ed uno schema di lavoro, quest’ultimo è costituito da una striscia di velclro sulla quale vengono apposte le immaginiche raffigurano  le attività da svolgere.

Gli esercizi  sono intervallati da momenti di pausa ed alla fine della seduta terapeutica vi è il rinforzo, il premio che può essere l’ascolto di un brano la visualizzazione di un piccolo video o alimentare, comunque deve essere una cosa piccola ma sopratutto molto gradita!

Il premio finale rappresenta la motivazione al lavoro! Ah cosa molto importante nel TEACCH l’operatore è posto alle spalle del bambino, e parla il meno possibile dando delle direttive brevi e coincise.

Secondo i principi dell’approccio del TEACCH  la struttura serve a rendere progressivamente sempre più autonomi i ragazzi nello svogere le attività.

Personalmente non utilizzo tali metodiche, ma amo confrontarmi ed aprire la mente a varie possibilità , credo comunque che per qualsiasi  strategia che porti a dei risultati, ci debbano essere gli occhi di operatori genitori  insegnanti spalancati  per poter aggiungere un quid in più alle nostre competenze, ma sopratutto allo sviluppo dei nostri bambini.

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