Premesso che alcuni autori sono d’accordo nel dire che “ è difficile trovare una definizione di voce normale”, definiamo disfonia un’alterazione della voce dovuta ad un difetto di coordinazione degli organi deputati alla produzione dellavoce .
Le disfonie disfunzionali possono colpire sia l’adulto che un bambino con un’ incidenza diversa.
Nell’adulto la patologia varia (a secondo dei diversi autori) dal 50 all’ 80 per cento; invece nei bambini le percentuali scendono e, la disfonia disfunzionale ha un’incidenza che varia dal 6 al 40 per cento.
La disfonia disfunzionale può essere provocata da una scorretta e prolungata produzione della voce.
I fattori che la possono scatenare sono: una difettosa tecnica respiratoria , un attacco vocale errato , un’emissione sonora anomala e, tutto sostenuto da uno stato ansioso e nervoso.
Le disfonie disfunzionali si manifestano… per eccesso, quindi si parla di disfonia ipercinetica ,o per difetto e si parla di disfonia ipocinetica.
La condizione di iper o ipocinesia è legata al tipo di sforzo vocale che il paziente compie durante l’eloquio, ed alcune volte una situazione può facilmente subentrare all’altra.
Nelle disfonie ipocinetiche la voce è di tonalità bassa, il timbro è grave, la fonastenia (voce fioca) abbastanza frequente. All’esame obiettivo si evidenzia un deficit di adduzione-tensione delle corde vocali, con rima glottica di grado variabile.
Attraverso l’esame strumentale (stroboscopia) si mette in evidenza quasi sempre una diminuzione dell’ampiezza delle vibrazioni delle corde vocali durante l’emissione di alcune note e, la diminuzione del tempo di contatto fra le corde vocali.
I pazienti affetti da disfonia ipocinetica manifestano, oltre ad una incoordinazione fono-respiratoria, sensazioni fastidiose localizzate al collo ,in sede retro sternale oppure riferiscono di dover sempre raschiare la gola.
Nelle forme ipercinetiche la voce è sforzata, stridula l’attacco duro, con evidente incoordinazione pneumo-fonica.
Con l’esame obiettivo non si nota sofferenze cordale a parte una lieve iperemia e la tendenza alla protrusione delle false corde. Però, con il passare del tempo compaiono noduli, polipi o corditi con interessamento muscolare.
Ciao, sai darmi delle indicazioni per un trattamento pre operatorio ad una doonna con degenerazione cistica? pensavo all’igene vocale e respirazione per poi passare alla coordinazione pneumo fonica….
Grazie!
Ciao Ilaria,
Va benissimo il piano di trattamento che ha progettato, ti consiglio inoltre di lavorare sul rilassamento della muscolatura del collo e delle spalle, con esercizi di tenzione e detenzione.
Inoltre cerca di favorire il rilassamento del tratto vocale con sbadigli e sospiri.
Un cordiale saluto
Roberta Riccio
Ciao Ilaria,
quello che hai in mente di fare è un buon piano di trattamento, il mio consiglio è quello di impostare una respirazione diaframmatica insistendo, soprattutto nella fase pre-operatorio, sul rilassamento di tutta la muscolatura coinvolta.
Inoltre lavora per ottenere un rilassamento del tratto vocale e poi procedi alla coordinazione dell’accordo pneumofonico impostando la voce .
Infine consolida tutto il lavoro con lettura ad aumento progressivo della lunghezza e, conversazione.
Ti auguro buon lavoro e , ti invio cordiali saluti.
Mara Russo
Grazie a tutti per le indicazioni!
Solitamente la degenerazione cistica che tipo di voce da? la tratto come se fosse ipocinetica o ipercinetica? come posso immaginare il lavoro sugli attacchi vocali energici in questo caso non è indicato e al contrario sono indicati esercizi con attacchi morbidi?
Scusate ma io lavoro in neurospichiatria infantile e per quello che riguarda le disfonie non ho molta esperienza pratica!
Un cordiale saluto a tutti!
Credo che la cosa migliore che tu possa fare è controllare il quadro fonico, cioè le caratteristiche vocali di: altezza, tenuta, durata, intensità, timbro, e sopratutto consulta la cartella clinica con le indicazioni dello specialista, è indispensabile adattare l’intervento riabilitativo alla valutazione clinica.
Non sapendo con certezza quale sia il quadro clinico mi risulta difficile suggerirti l’intervento riabilitativo.
In linea di massima in fase preoperatoria si prepara il paziente con impostazioine delle corrette pneumofoniche e favorirne l’accordo nel linguaggio successivamente, per intervenire con attacchi duri e modalità simili è indispensabile avere una visita specialistica che ci assicuri l’idonietà di tale metolica.
corrette modalità pneumofoniche favorendo l’accordi tra respirazione ed articolazione delle parole nel linguaggio
Ciao a tutti! Mi è appena capitato un caso con un bimbo d 6 anni, diagnosticato F84.9 (QI nella norma) che è giunto in terapia logopedica perché i genitori erano convinti balbettasse. In realtà dopo una sola prima valutazione mi è parsa più evidente la presenza di una forte tensione a livello dei muscoli laringei e bucco-linguo-facciali, pessimo accordo pneumofonico e frequenti prese d’aria a metà di parola. A livello di qualità della voce ora come ora non è messo male, quindi mi domandavo: il primo suggerimento è corretto sia una visita foniatrica? E successivamente lavorare sull’accordo pneumofonico, respirazione diaframmatica, diminuzione delle tensioni? Avete testi/esercizi da consigliarmi essendo lui un bimbo (con un quadro anche particolare). Grazie a tutti e buon lavoro!
Alessia
Gentile Alessia,
scusa per il ritardo con cui abbiamo approvato il tuo commento
E per il ritardo della nostra risposta.
Purtroppo i commenti Spam sono davvero tantissimi, e spesso
Mascherano quelli reali.
Detto ciò sicuramente la visita Foniatrica é la prima cosa da fare,
sarà il foniatra a darti certamente dei consigli utili
Però da quello che hai descritto a noi viene in mento il metodo
Proel, propriocettivo elastico, che lavora molto con la muscolatura corporea….
Speriamo di esserti stati d’aiuto
Cordiali saluti
Lo staff di Riabilitazione Logopedia
Incoordinazione pneumofonica con pre noduli da contatto in ragazza di 20 anni, cosa fare? Grazie.
Buongiorno,
Ci scusiamo per il ritardo della nostra risposta,
La prima cosa da fare è favorire “l’igiene vocale”
Una serie di abitudini corrette da mettere in atto nel quotidiano….
Non urlare, non chiamare le persone da una stanza all’altra, non parlare in luoghi rumorosi dove necessariamente bisogna alzare il tono di voce, evitare colpi di freddo.
La terapia logopedica è indispensabile, favorisce il riassorbimento nodulare, mediante l’impostazione della respirazione costodiaframmatica ed il corretto accordo pneumofonico.
Rimaniamo a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti
Cordiali saluti
Dott Roberta Riccio e lo Staff di Riabilitazione Logopedia
Pratico canto metal estremo da un paio di anni.
Volevo chiedere se è possibile eseguire questo tipo di canto senza arrecare danno alla gola.
Grazie in anticipo.
Gent Federico se coordini respirazione e canto puoi riuscire ad utilizzare la voce correttamente senza arrecare danno al tratto vocale
Il consiglio è di affidarsi ad un professionista per apprendere le corrette modalità respiratorie nella voce cantata.
Cordiali saluti
Dott Roberta Riccio e lo Staff di Riabilitazione Logopedia
Salve, vorrei un chiarimento. La disfonia ipocinetica si tratta con esercizi di accollo delle corde e la riconosco per la voce soffiata. Può capitare che la disfonia ipercinetica abbia oltre alla voce rauca un a attacco soffiato? Ho difficoltà a distinguerle. E poi quello ipocinetiche sono solo paralisi cordali?
Gentile Marty,
ci scusiamo per il tremendo ritardo con cui rispondiamo,
purtoppo il suo messaggio era nello spam…
Noi non facciamo diagnosi bensì lavoriamo con le diagnosi
specialistiche, la disfonia ipocinetica come Lei dice si
riabilita con esercizi volti a ripristinare la motilità cordale,
con la disfonia ipercinetica la caratteristica è sicuramente la voce rauca,
fino all’afonia, un attacco con fuga d’aria con fuga d’aria è da diagnosticare sempre
con esame clinico ma va trattato nella riabilitazione delle disfonie ipocinetiche.
grazie per lo spunto di riflessione!