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Le interazioni che favoriscono lo sviluppo del linguaggio…(due di due)

29 Luglio 2013 Lascia un commento Scritto da Dott. Roberta Riccio

sprache-foerdern_1Quanto sono presenti e quanto incidono le tecnologie nello sviluppo del linguaggio dei bambini?

I genitori, gli operatori sanitari e tutti coloro si interfacciano con i  bambini possono aiutarli nello  sviluppo del linguaggio, semplicemente parlando con loro, molti si chiedono se i bambini piccoli possono imparare la lingua  ascoltando la radio, guardando la televisione o giocando con dispositivi mobili.

Voglio dire, che cosa potrebbe essere… più coinvolgente degli schermi colorati di smartphone, iPad, iPod e computer?

Sono perfetti per intrattenere i bambini.

In effetti, alcuni neonati e bambini possono adoperare i dispositivi dei loro genitori prima ancora di aver imparato a parlare.

Tuttavia, sempre basandosi sulla sua ricerca, Kuhl afferma che i bambini piccoli non possono imparare la lingua dalla televisione ed è necessario per i bambini  avere molte interazioni faccia a faccia per imparare a parlare.

In un interessante studio, il team di Kuhl ha esposto bambini  di 9 mesi  americani al Mandarino ,in varie modalità,  nelle interazioni bambino con madrelingua, oppure con registrazioni audiovisive, dopo ciò hanno esaminato l’impatto di questa esposizione sulla capacità dei neonati nel produrre la lingua alla quale erano stati esposti cioè il  Mandarino ( non essendoci alcuna corrispondenza fonetica con l’ inglese) questo esperimento è stato condotto  a 10-12 mesi di età.

Sorprendentemente, 12 visite in laboratorio svolte con incontri di persona tra bambini e madrelingua mandarino sono stati  sufficienti per insegnare ai bambini americani come distinguere i suoni in mandarino così come è avvenuto in bambini taiwanesi della stessa età.

Tuttavia, lo stesso numero incontri in  laboratori eseguiti con  le registrazioni audiovisive o audio non hanno avuto lo stesso effetto. I bambini americani esposti al mandarino attraverso queste tecnologie eseguendo lo stesso di incontri  del gruppo di controllo di bambini americani esposti agli incontri con persone madrelingua durante le loro visite al laboratoroi, quindi non distinguevano i suoni della lingua alla quale erano stati esposti (mandarino).

Kuhl crede che questo avviene  soprattutto perché le interazioni di un bambino con gli altri impegna il cervello nel  sociale, un elemento critico per aiutare i bambini ad imparare a comunicare nella loro lingua madre e non. In altre parole, l’apprendimento delle lingue non è una semplice abilità tecnica che può essere appresa con l’ascolto di una registrazione o guardando la tv, ma è un dono speciale che si tramanda da una generazione a quella successiva.

Il linguaggio viene appreso  parlando, cantando, con la narrazione di fiabe, mediante la lettura e molte altre esperienze  condivise tra adulto e bambino. I bambini sono curiosi per natura, guardano ogni movimento e ascoltare tutti i suoni che sentono intorno a loro. Quando i genitori parlano, i bambini guardano i movimenti della loro  bocca con intenso stupore.

I genitori rispondono a loro volta, parlando in “Maternese”, una speciale variante del linguaggio progettato per investire  i bambini nei modelli sonori e nei suoni del linguaggio della loro lingua madre. Il Maternese aiuta i neonati ad ascoltare i “lineamenti” del suono, questo processo di apprendimento che avviene in modo del tutto naturale tra madre e figlio è difficile per i bambini che presentano problemi di elaborazione come accade nella dislessia e nei deficit uditivi.

Nel corso del tempo, attraverso l’ascolto ed il  coinvolgimento con gli altoparlanti che li circondano, i bambini costruiscono mappe sonore, su cui pongono le basi per essere in grado successivamente di dire parole e imparare a leggere e scrivere. In effetti, sulla base di anni di ricerca, Kuhl ha scoperto che le abilità dei bambini “di discriminare i fonemi a 7 mesi di età” è un fattore predittivo di future competenze di lettura per quel bambino all’età di 5 anni, come osservato in un articolo di Harvard Crimson sulla serie di conferenze di Kuhl Harvard.

Credo che educare le famiglie circa lo sviluppo del cervello, alimentando le interazioni ed i benefici ed i limiti della tecnologia è assolutamente fondamentale per aiutareli  a concentrarsi su ciò che è più importante per lo sviluppo delle capacità di comunicazione dei loro figli.

Credo anche che il lavoro di Kuhl è prezioso in questo senso. Non solo ha focalizzato la mia attenzione su come i bambini formano le basi per lo sviluppo del linguaggio, ma ha illuminato la mia comprensione di come le interazioni genitori-figli pongano le basi peri far diventare i  bambini dei bravi  studenti.

Sarah Andrews Roehrich, MS, CCC-SLP,  lavora in un intervento precoce presso il Centro di Primo Intervento Sullivan ThomAnne a Lowell, Mass.

Nota: Questo post è stato adattato da una versione originale pubblicato da E / I Balance, un blog comunità di ricerca sulla salute mentale, istituito dal Conte Center presso l’Università di Harvard.

Tutto ciò che ci aiuta ad aprire la mente a confrontarci ad accrescere le nostre esperienze colora di sfumature differenti il nostro operato….

E’ questo il senso del nostro continuo ricercare esperienze informazioni strategie per non restere immobili in un universo in continua evoluzione….

Se l’articolo ti è piaciuto lascia un commento….. Grazie!

 

Prevenzione
sviluppo del linguaggio
Come porre le basi per sviluppare il Linguaggio del Bambino (uno di due)
Come distinguere un “bimbetto furbo” da un bimbo con difficoltà…

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