Riabilitazione e Logopedia
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In forte incremento la parola “Autismo”…di cosa parliamo?

3 Marzo 2015 Lascia un commento Scritto da Dott. Roberta Riccio

autismo infantileLa prima cosa importante da chiarire è che: i soli che possono effettuare una diagnosi sono i medici, infatti è lo specialista Foniatra o Neuropsichiatra Infattile che effettua la diagnosi clinica, inviando il bambino in terapia, ed è sempre lo specialista che stabilisce l’intervento riabilitativo, cioè cosa fare per quel bimbo.

I terapaisti Logopedisti o Neuropsicomotricisti non possono…

e non devono fare diagnosi, possono effettuare una valutazione funzionale, osservando ciò che il bambino sa fare e ciò in cui non riesce, dalla valutazione si può comprendere il piano d’intervento più idoneo sempre seguendo le linee guida del medico prescrittore.

A volte arrivano piccoli pazienti che non hanno effettuato alcuna visita specialistica e seppur sia evdente la necessità di un intervento riabilitativo è obbligo del terapista inviare il paziente ad uno specialista per una diagnosi clinica, una prescrizione per il tipo di terapia da effettuare ed un piano di intervento, ma è molto importante anche effetture dei controlli periodici.

E’ doveroso informare i pazienti sull’iter riabilitativo corretto da seguire per effettuare un percorso terapeutico nel modo migliore, molte persone danno per scontato che basti il controllo logopedico o del neuropsicotricista per accedere alla terapia, ma è profondamente disonesto lasciar passare questa informazione come corretta!!!

Ovviamente per qualsiasi trattamento riabilitativo si voglia intraprendere l’obbligo di visita specialistica è sempre valido.

I bambini con autismo (Clinicamente definito anche: disturbo dello spettro autistico, disarmonia evolutiva), sviluppano in modo differente le loro abilità.

Quesdti bimbi,  potrebbero presentare ritardi del linguaggio, difficoltà a comunicare con gli altri , mostrare comportamenti insoliti o ripetitivi, inoltre possono avere difficoltà negli apprendimenti scolastici.

Non esistono due casi di autismo esattamente uguali; a seconda delle condizioni cliniche del bambino, i sintomi possono essere “gravi”, e di conseguenza  interferiscono con le attività quotidiane della persona, o possono essere “lievi” e causare qualche problema più facilmente gestibile anche in ambito familiare.

In passato , non era semplice intervenire precocemente con trattamenti adeguati con bambini con disarmonia evolutiva; ma oggi la situazione è cambiata sostanzialmente.

Le varie ricerche hanno reso più facile per i medici poter effettuare diagnosi precoci e iniziare il trattamento di bambini in tempi molto più ristretti rispetto al passato.

Con un trattamento precoce ed appropriato che di solito comprende la terapia psicomotoria, logopedica ed una psicoterapia familiare, i bambini con autismo possono avere l’opportunità di sviluppare al meglio il loro potenziale.

I segni di autismo sono solitamente riconoscibili da 2 o 3 anni di età. Ma dato ché i sintomi a volte sono difficili da notare, si può prendere più tempo per identificare pienamente l’autismo.

Trovo davvero interessante che: L’American Academy of Pediatrics ( AAP ) raccomanda che i pediatri cerchino segni che suggeriscano la possibilità di autismo ad ogni visita che effettuano.

Lo screening formale dell’autismo può iniziare già a 16 mesi di età.I segni da ricercare per poi avere una maggiore attenzione e comprendere se davvero si tratti di autismo possono includere: difficoltà di interazione, assenza di gioco, assenza o difficoltà nel contatto visivo con gli altri.

Inoltre si possono osservare movimenti inusuali o ripetitivi, come ad esempio battere le mani , o rotazione delle stesse , il pediatra deve tener presente eventuali ritardi nelle tappe dello sviluppo oppure la perdita di traguardi già raggiunti, quindi una regressione,

comprendere se il bambino utilizza un giocattolo in un modo che sembra strano o ripetitivo, oppure se non utilizza o non comprende il linguaggio come un bambino della sua età.
Bisogna capire se il bambino esplora l’ambiente circostante con curiosità ed interesse oppure se sembra un bambino che vive nel suo “mondo proprio “.

I bambini che mostrano tutti o alcuni aspetti dei comportamenti descritti dovrebbero essere valutati da un medico con esperienza in disturbi dello sviluppo, come ad esempio un Neuropsichiatra infantilo oppure un Foniatra.

Per diagnosticare l’autismo, i medici dovranno effettuare un’anamnesi, quindi una raccolta dati, fornita dai genitori, e soprattutto dovranno trascorrere del tempo interagendo con il bambino. Essi potrebbero utilizzare questionari prestampati per genitore, e test di valutazione per inquadrare i comportamenti del bambino e le sue abilità, ovviamente la valutazione deve essere idonea per il bambino. Differirà in base alle competenze.

Oggi abbiamo voluto dare importanza alla diagnosi precoce, è fondamentale iniziare la terapia il prima possibie e seppur ci sia un dubbio meglio effettuare una valutazione che escluda qualsiasi problematica piuttosto che perdere tempo prezioso!

Se il nostro articolo ti è piaciuto lascia un tuo commento, se vorrai aggiungre altri contenuti preziosi ne saremo felici!

Inquadramento Funzionale, Prevenzione, Suggerimenti Terapeutici
autismo, disarmo
Alcuni pediatra…
Come preparare i bambini all’accesso della scuola elementare….

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