Il tempo è prezioso si sa, e spesso è tiranno, perché la tempestività di un intervento precoce riduce i tempi di recupero e soprattutto fa sì che il ritardo non degeneri oltremodo.
un intervento precoce è da prescriversi nei caso in cui il/la bambino/a intorno ai 24 mesi presenti assenza di linguaggio verbale scarsa comprensione del linguaggio, difficoltà di interazione.
Un occhio esperto, valutando la risposta a semplici comandi del tipo dammi la mucca, apri la porta, lancia la palla, e somministrando test di valutazione specifici può determinare le competenze verbali del bambino in comprensione ed espressione
intorno ai due anni i bambini solitamente presentano un vocabolario di 200 parole che compongono in frasi minime a tre anni la frase è maggiormente strutturata ed il bambino riesce a raccontare ciò che ha fatto, interagendo con coetanei ed adulti in piena autonomia.
Più ci si distacca dalle competenze di bambini normodotati della stessa età maggiore è la necessità di intervenire rapidamente…
Le difficoltà maggiori sono di accettazione delle difficoltà da parte dei genitori, questo è umano e comprensibile, ma una ancora più inverosimile è data da false aspettative di terapisti “ignobili”, perché solo così posso etichettare questo genere di persone,
sarebbero da denunciare per mancanza di etica e soprattutto perché per il loro profitto danneggiano i bambini, non so se siano ignoranti o meschini ad ogni buon conto cari genitori che cadete nelle reti perfide di soggetti del genere…
vi capiterà di confrontarvi con altri professionisti e quando più di uno dirà tutto il contrario del “mamma santissima” che vi sta raggirando per il bene che volete ai vostri figli cambiate strada!
Spesso danno false aspettative, si prendono la libertà di dire non ha questa o quella patologia, quando è ben noto che le diagnosi non le fanno i terapisti …
si aggrappano a miglioramenti minimi illudendo che tutto procede nel modo giusto, sono solitamente molto bravi ad utilizzare paroloni ….
poi dopo anni arrivano bimbi di 5/6 anni che hanno perso tempo prezioso e che purtroppo alcune cose non le impareranno più perché ci saranno priorità differenti nel progetto terapeutico….
Ho nel cuore un ragazzone che oggi a ha 14 anni ed è arrivato da me a 5.6 anni, purtroppo non aveva fatto nulla, non stava seduto non parlava non ti guardava….
oggi il mio ragazzo è un gigante di statura ed è migliorato tanto nella sfera verbale e sociale, non ha recuperato alcune competenze curriculari ma purtroppo non si poteva fare diversamente, se avesse fatto un percorso differente forse oggi avrebbe competenze maggiori…
la riabilitazione non é una scienza e tutti possono sbagliare però se i progressi stentano ad arrivare smuovete il mondo è capite il perché …
Dottoressa buonasera,ho un bimbo di 32 mesi e sto iniziando una terapia di psicomotrcita, tutti i professori che ho sentito sono stati univoci,il bimbo è piccolo e può recuperare tanto perché al momento presenta diversi sintomi abbastanza preoccupanti però ha anche tanti punti di forza….il mio punto è quello….Non voglio perdere tempo,ma come posso capire se stiamo lavorando bene?grazie
Gentilissima Arianna
Comprendiamo le sue preoccupazioni il modo migliore per comprendere il lavoro è esserne partecipi
I terapisti devono condividere con lei gli obiettivi terapeutici e soprattutto con gli specialisti vanno stabiliti degli obiettivi a breve medio e lungo termine
Così facendo saprà il tipo di lavoro che si sta intraprendendo e potrà informarsi anche chiedendo altri pareri medici se il percorso intrapreso è quello appropriato alle abilità del suo bambino.
Cordiali saluti
Dott Roberta Riccio e lo Staff di Riabilitazione Logopedia