Quando un bambino all’età di cinque anni e mezzo/sei presenta, un ritardo di linguaggio, tale “difficoltà” viene classificata come “ritardo di linguaggio secondario“, piochè il “ritardo di linguaggio primario” , per essere tale, si risolve positivamente entro i sei anni.
Qiundi in questo caso, avremo un bambino che può avere altre patologie associate (varie sindromi comportano un ritardo di linguaggio secondario) oppure no , ma il risultato sarà comunque un linguaggio pluri dislalico più o meno accentuato, ( con molte lettere dette male), abbinato il più delle volte ad una… scorretta costruzione della frase, nell’aspetto grammaticale.
Questa situazione, deve farci comprendere tempestivamente che il nostro bambino è oggettivamente indietro rispetto ai suoi coetanei, quindi bisognerà giocare d’anticipo…
Cosa intendo? Probabilmente avrà difficoltà negli apprendimenti perchè tenderà a srivere come parla, però possiamo iniziare un percorso di apprendimento già dai cinque anni.
Si può iniziare un lavoro sulla letto-scrittura a supporto dell’impostazione fonetica (l’impostazione fonetica è la terminologia che indica la correzione della pronuncia delle lettere).
Così facendo non solo portiamo avanti il piccolo rispetto ai suoi coetanei, riducendo i probabili insuccessi scolastici, ma in più gli forniamo un doppio canale per modificare la sua pronuncia scorretta autonomamente (uditivo mediante la produzione verbale e visivo mediante lettoscrittura).
Ho potuto constatare che la lettura facilita l’impostazione fonetica, ed il consolidamento della giusta pronuncia, i bambini aumentano spontaneamente la loro concentrazione focalizzando in modo ottimale il punto articolatorio corretto.
Quindi la dove si riscontri un problema di linguaggio discretamente accentuato, è a mio avviso , opportuno intraprendere un percorso precoce di lettoscrittura per facilitare gli apprendimenti al momento dell’inserimento scolastico e per rinforzare la pronuncia stessa delle lettere.