Disturbo semantico-pragmatico del Linguaggio (SPLD semantic-pragmatic language disorder)
Parliamo di un deficit che può essere maggiormente presente in bambini che hanno una diagnosi di Autismo, di S. di Asdperger, o difficoltà relazionali, in cui anche se si tratta di bambini verbali , cioè che possono comunicare con il linguaggio, potrebbero avere difficoltà con l’uso del linguaggio e sopratutto con le “regole” della conversazione in situazioni sociali.
Questo avviene sempre…per i bambini che rientrano in una diagnosi di : Disturbo dello spettro autistico, in particolare per quelli con sindrome di Asperger ,in altri casi pur non avendo questo quadro clinico quindi una diagnosi così specifica , si possono presentare difficoltà nel versante semantico-pragmatico con disturbo del linguaggio (SPLD).
Bambini con SPLD hanno ottime competenze di socializzazione, ma dimostrano difficoltà nel linguaggio già da piccolissimi rispetto ai bambini con Asperger. Tuttavia nei primi anni di vita , quando ancora non è evidente l’entità del ritardo di linguaggio può essere molto difficile comprendere quali siano le difficoltà ed effettuare una distinzione tra i vari casi per porre una diagnosi certa.
Cos’è la semantica ?
Semantica si riferisce all’uso meccanico dei significati delle parole e il loro funzionamento nelle frasi. Si riferisce anche alla conoscenza di base delle parole astratte che trasmettono emozioni, come “deluso” o “timido”, o espressioni idiomatiche come “gettare la spugna”. Un bambino che ha difficoltà con la semantica non può comprendere la frase ” gettare la spugna”, ma pensa che letteralmente significa gettare una spugna in aria. Anche le parole che indicano una posizione, come ad esempio: “specialista” possono a essere difficili da afferrare.
Cos’è la pragmatica ?
Pragmatica si riferisce alla capacità di usare il linguaggio in modo pratico durante la conversazione. E ‘la capacità di individuare l’idea centrale di una frase, o il significato implicito di un messaggio dato tramite un altoparlante. Si riferisce anche alle regole della conversazione, come il modo di chiedere correttamente e rispondere a domande, inflessione della voce, e come usare il linguaggio in modo efficace, piuttosto che ripetere frasi senza senso o monologhi. Inoltre è la capacità di conoscere ciò che è appropriato dire in certe situazioni, e ciò che è inappropriato.
Quali sono i sintomi di SPLD?
Solitamente vediamo i seguenti indicatori:
- Ritardi significativi del linguaggio, in cui il bambino a due anni ha appreso poche parole.
- Possono eserci ritardi della motricità fine e grossolana .
- Il bambino non comprende quali comportamenti sono socialmente accettabili e quali no.
- Il bambino ha difficoltà con ilgioco simbolico ed ha scarsa ideatività.
- Portato pe le attività al computer e per compiti inerenti la matematica, ma si mostra oppositivo nell’acquisizione della scrittura.
- Il bambino può essere un solitario o rifiutato dai coetanei.
- Si possono evidenziare difficoltà nel relazionarsi con gli altri, potrebbe ridere o essere frustrato senza nessun motivo. Non riesce a comprendere cosa la gente pensa o percepisce dai suoi comportameti bizzarri.
- Il bambino può sembrare estremamente intelligente, ma agisce come un bambino socialmente molto più giovane.
Cosa si può fare?
La terapia logopedica e neuropsicomotoria sono il primo passo da compiere.
Il linguaggio del bambino probabilmente migliorerà notevolmente con l’intervento logopedico e neuropsicomotorio. Tuttavia, potrebbero persistere comportamenti anomali tali da poter far sembrare il piccolo un pò eccentrico o strano.
La prognosi dipende dalla capacità del bambino di integrare in modo appropriato con i coetanei e gli adulti le abilità sociali solitamente si sviluppano parallelamente alle competenze linguistiche.
A volte alcuni bambini mostrano difficoltà in queste abilità pur non avendo una diagnosi specifica, in tal caso basta fare delle esercitazioni, semplicemente creando attività di gioco in cui ci si scambia di ruolo e si fingono situazioni differenti per esempio: al supermercato, allo zoo, al mare, creando dialoghi e scene differenti per far sperimentare al bambino dinamiche di conversazione con intonazioni diverse.
Solitamente il gioco simbolico è un ottimo mezzo per acquisire tali abilità ed arricchire le competenze linguistiche del bambino.
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Buona sera.
Vorrei avere analoghe indicazioni nel caso in cui, invece che di un bimbo, si tratti di un adolescente o di un adulto.
Grazie.
Buona sera sig Oriana,
Le difficoltà descritte sono sintomatiche di un quadro clinico diagnosticabile in età prescolare,
se persistono in età adolescenziale o adulta bisognerebbe comprendere il quadro clinico il percorso riabilitativo effettuato e soprattutto bisogna visionare le relazioni specialistiche con le indicazioni terapeutiche.
Le diagnosi cliniche e le indicazioni terapeutiche devono essere fornite dai medici di riferimento in tal caso neuropsichiatra o foniatra
Cordiali saluti
Dott Roberta Riccio e lo Staff di Riabilitazione Logopedia