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Sindrome di Asperger, fare amicizia?

26 Settembre 2011 2 commenti Scritto da Dott. Roberta Riccio

La sidrome di Asperger (SA), include quei bambini che presentano delle caratteristiche “note”  dell’Autismo , si differenziano dall’autismo ad alto funzionamento per deficit sociali comunicativi e linguistici meno accentuati nella SA, mentre gli interessi appaiono più stretti e sterotipati rispetto ai bambini affetti da autismo.

I bambini affetti da SA giungono ad un osservazione abbastanza tardi poichè riconoscono l’ambiente circostante ed interagiscono con esso con poche “limitazioni”, hanno relazioni con gli adulti ma interagiscono poco con i coetanei, per questo motivo lo sviluppo delle relazioni amicali è diventato… un oggetto privilegiato della ricerca e dell’indagine clinica.

I bambini con SA raggiungono in ritardo o in modo atipico le abilità sociali che sono alla base dei rapporti d’amicizia, ciò che è emerso da varie ricerche è che intorno ai 5 anni i bambini distinguono le relazioni d’amicizia tra i rapporti che possono stabilire con i coetanei.

Tuttavia le idee relative alle circostanze che fondano le amicizie, che ne permettono il mantenimento o ne determinano la fine, nonchè la gamma dei sentimenti che accompagnano queste circostanze si evolvono nel tempo.

Quindi in un primo momento ” l’amico ” è ” il bambino con cui gioca  o chi gli da una cosa”,  ad un livello successivo “l’amico è chi gli fa regali o piaceri” , se ciò non accade l’amicizia si interrompe!

Tra i 6 e i 9 anni i bambini iniziano a fare distinzione tra “amico e migliore amico”, crescendo tra i 6 e i 12 anni un’etichetta simpatica che possiamo dare a questo stadio  è “amicizia in caso di bel tempo” in questa fase il rapporto di amicizia si può interrompere anche per un banale disaccordo!

Solo più tardi tra i 9 e i 14 anni “l’amicizia diventa sempre più legata sui legami affettivi  fiducia intimità , prendere le parti dell’altro onorare promesse essere sinceri”.

Per comprendere i rapporti di amicizia tra i bambini bisogna osservare il tempo che essi trascorrono insieme e la qualità della loro interazione, per esempio in età scolare i bambini “amici” rispetto ai “non amici” condividono molto di più le emozioni, utilizzando oltre all’io e al tu anche il “noi”.

I bambini con SA sono più immaturi, non sanno in che modo si entra nel gruppo, come richiedere di partecipare ad un’attività, non sanno identificare quando una critica è appropriata ed usare flessibilmente comportamenti di reciprocità; anche la capacità di risolvere conflitti e l’empatia possono risultare compromessi.

A differenza dei loro cetanei, i bambini con SA non effettuano una distinzione tra “l’essere soli ed il sentirsi soli”, tendono a definire la solutudine come uno stare soli molto raramente attribuiscono un sentimento a tale esperienza.

Questa difficoltà nella percezione dei sentimenti nel riconoscimento delle emozioni l’inespressività che soventemente hanno rendono perticolarmente difficoltosi i rapporti d’amicizia, quindi con stategie idonee riconoscendo il tipo di concezione e di conoscenza che il bambino ha dei rapporti con gli altri lo  si può guidare ad esplorare le proprie conoscenze e a favorire le abilità di apprendimento necessarie per fare e mantenere amicizie.

 

 

Inquadramento Funzionale, Prevenzione
asperger, ritardo
Linguaggio dei segni in matematica…
Disturbi di apprendimento nel bambino maltrattato

2 commenti

  1. wolf wolf
    17 Ottobre 2011    

    Molti asperger danno un significato diverso e più esclusivo all’amicizia da un lato, mentre dall’altro non percepiscono la necessità di tenere aperto il canale di comunicazione.

    http://spazioasperger.it/forum/discussion/90/amicizia-significato-e-difficolta

    Reply
    • Dott. Roberta Riccio Dott. Roberta Riccio
      17 Ottobre 2011    

      Ciao Davide,

      Sono d’accordo con te, certamente ogni individuo ha le sue peculiarità e le interazioni sociali
      possono avere valenze differenti, in linea di massima per quella che è la mia esperienza
      ho riscontrato quanto ho descritto nell’articolo.

      Ho dato un’occhiata veloce alla tua pagina forum Asperger, un’ottima risorsa,
      ti ringrazio per il tuo prezioso commento, spero di vederne altri quanto prima.

      Reply

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